Random MDF compie 10 anni. E’ un compleanno importante perché Random rappresenta una milestone nella storia del design, un riferimento per tutti coloro che amano l’innovazione coniugata all’estetica e alla funzionalità. Personalmente ritengo che Random sia un’opera d’arte a tutti gli effetti. Quando la vidi la prima volta (non ci voleva molto) capii subito che si trattava di un oggetto di rottura, che avrebbe segnato un’era e scatenato una ridda infinita di imitazioni mal riuscite. Per anni al Salone del Mobile (questa settimana a Milano, dal 14 al 19) mi sono divertito a sbirciare folle di giapponesi intenti ad ammirarla, fotografarla, toccarla, prendere appunti. Ho chiesto ai miei falegnami: “Possiamo farla anche noi?” “Assolutamente no, troppo sottile, troppo complesso”. Giusto così, ad ognuno il suo.
Ma cos’è Random? Una libreria? Una scultura? Forse è il perfetto incontro tra ordine e disordine, in uno strano equilibrio tra materia, vuoti e pieni, assenza di colore e esplosione di forme regolari che appaiono invece irregolari.
Random, nelle sue tante versioni (quella classica del 2005, a giorno, la Random box parzialmente chiusa, la Random cabinet chiusa da ante, fino alla straordinaria Randomito in versione pensile) ti fa venir voglia di riempirla, e poi di svuotarla e ri riempirla, lasciarla vuota per metà. E’ un oggetto in continuo movimento, che si arricchisce del suo contenuto e nel contempo lo valorizza.
Oggi MDF per festeggiare i 10 anni ha prodotto la Random_10th una limited edition di 100 pezzi firmata dai designer Eva Paster e Michael Geldmacher. Questa la descrizione che racconta quanta passione e ricerca possano esserci dietro un prodotto industriale:
“Realizzata e assemblata totalmente in Italia, la neonata di casa Mdf Italia è una rivisitazione della Random del passato, ma se ne distacca per composizione e processo di produzione. La Random_10th , dallo spessore quasi impercettibile, è realizzata in fibra di carbonio, twill per le parti esterne e tessuto plain 770 glass per il core. La polimerizzazione del laminato avviene con un processo di riscaldamento oltre i 100 °C e mediante l’impiego di pressione e di vuoto, favorendo la compattazione dei sette strati, l’eliminazione dell’aria e la realizzazione della struttura finale di 3,15 mm di spessore totale.
Il risultato è una libreria haute de gamme leggera, esile, quasi invisibile. Ma allo stesso tempo ad alta resistenza e capace di sostenere carichi meccanici elevati, grazie proprio all’utilizzo di materiali di derivazione aeronautica.
Umberto Cassina, presidente di Mdf Italia, dichiara a Pambianco Design: Siamo orgogliosi di questo nuovo prodotto e della sua leggerezza che si sposa bene con il mood dell’azienda. Racchiude tutti gli elementi base della nostra filosofia, semplicità, ricerca e innovazione. A guardarla in lontananza – sottolinea il manager – quasi sparisce. Puntiamo un giorno a realizzare una libreria ‘invisibile’, vogliamo che si vedano soltanto i libri.”
Non solo un mobile, ma l’assenza, o anche l’essenza del mobile. Per ricordarci che sappiamo evolvere, perchè la decrescita non è mai felice.